Investire nel mercato immobiliare con le piattaforme di equity crowdfunding
Grazie ai servizi offerti dai portali online specializzati nel real estate equity crowdfunding, i risparmiatori italiani hanno uno strumento in più per ampliare e diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Dal 2014 gli Italiani hanno la possibilità di investire i propri risparmi nel mercato immobiliare tramite un nuovo strumento finanziario, quello del real estate equity crowdfunding.
L’utilizzo di questi recenti canali di investimento online ha riscosso un notevole successo. I dati statistici del 2019 analizzati dagli esperti del settore hanno evidenziato che grazie all’equity crowdfunding, nel nostro Paese lo scorso anno sono stati raccolti capitali per una cifra complessiva di 69 milioni di euro.
Il dato dimostra un record di crescita: la somma raccolta nel 2019 è superiore di 114 punti percentuali rispetto a quella del 2018.
Quello appena descritto è un successo in parte riconducibile alla relativamente recente nascita di portali come Concrete Investing, specializzati nell’equity crowdfunding immobiliare. Si pensi che, nel corso del 2019, questa piattaforma ha finanziato campagne di sviluppo immobiliare per ben 5 milioni di euro.
Vediamo allora un po’ più nel dettaglio che cosa si intende quando si parla di equity crowdfunding immobiliare (o anche di real estate equity crowdfunding), il quale è diverso da ciò che abbiamo detto nell’articolo dedicato al leasing immobiliare.
L’equity crowdfunding applicato al settore dell’edilizia prevede che alcuni soggetti (gli investitori) contribuiscano a reperire i capitali necessari per avviare i progetti di società (gli offerenti) aventi come finalità ultima la costruzione di un immobile.
Grazie ai servizi offerti dalle piattaforme online come Concrete Investing si viene quindi a creare un network tra gli operatori del settore e i finanziatori terzi, con questi ultimi che, acquistando quote societarie, diventano a tutti gli effetti soci delle imprese sovvenzionate.
Per poter operare legalmente, i portali di equity crowdfunding necessitano di una specifica autorizzazione da parte della Commissione nazionale per le società e la Borsa (nota a tutti con l’acronimo Consob).
L’intervento di questo organismo di verifica è rivolto, in sostanza, a tutelare gli investitori tramite la definizione di una serie di requisiti di cui i provider di real estate crowdfunding devono necessariamente essere in possesso.
Una volta iscritti al portale, gli investitori potranno quindi accedere a tutte le informazioni relative ai progetti immobiliari ospitati, nonché ai documenti societari completi di Business plan delle imprese offerenti.
Infine, prima di essere approvate le campagne proposte devono necessariamente passare attraverso un processo di valutazione di appropriatezza certificate da un esaminatore indipendente.