Diventare commercialista, dagli studi all’esame di Stato: il percorso da compiere
Il commercialista è un mestiere ambito in un settore che garantisce buone prospettive occupazionali e un salario di partenza elevato considerando la media degli stipendi in Italia. Si parte da una base di circa 1500 fino a superare senza troppi problemi la soglia dei 5000 euro mensili, questo dopo aver accumulato esperienza e un portafoglio di clienti tale da garantire questi introiti. Ovviamente il riferimento va alla libera professione, nel caso di un contratto da dipendente i numeri sono differenti.
Il primo passaggio da seguire è la scelta di un percorso di studi per ottenere la laurea: il requisito fondamentale per accedere al concorso è la laurea magistrale, per tale ragione è spesso portata avanti l’accoppiata laurea triennale in Economia e percorso specialistico in Scienze economiche. A questi si possono aggiungere altri corsi specialistici ed il panorama dei master in economia è piuttosto ampio, a seconda della preferenza dei singoli.
Si passa, ad esempio, dalla finanza al business analytics passando per il management. Il percorso triennale è quello in grado di fornire a studenti e studentesse una buona conoscenza di base delle materie attinenti al mondo economico, ma è certamente con la laurea magistrale ed eventuali master che si va maggiormente nello specifico. Durante tutti i percorsi elencati è possibile effettuare periodi più o meno lunghi di stage presso le aziende o le istituzioni convenzionate, così da poter mettere subito in pratica quanto appreso a livello teorico. Questa opzione è valida sia per coloro che scelgono l’università online come Unicusano sia per quanti si avvalgono dell’insegnamento in atenei considerati tradizionali.
Una volta concluso il percorso di studio, è necessario un praticantato, vale a dire un periodo di prova da commercialista per mettere in pratica quanto appreso negli anni precedenti. Si tratta di un passaggio obbligatorio e il soggetto è obbligato all’iscrizione nell’apposito registro dei tirocinanti. La sezione A è rivolta a coloro che sono in possesso di laurea magistrale, la sezione B è per quelli che dispongono solo della laurea triennale. Nel primo caso, la durata è di 18 mesi ed è necessario effettuare l’attività presso uno studio con un professionista già iscritto all’albo da almeno 5 anni. La sezione B, invece, si rivolge a quanti vogliono diventare esperti contabili, per cui non è presente il requisito della laurea magistrale.
Terminato anche il periodo di praticantato, è finalmente possibile sostenere l’esame di Stato per diventare commercialista e potersi così iscrivere all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili. Il test si compone in tutto di quattro prove, tre di queste sono scritte mentre l’ultima è un esame orale. Nella prima prova le materie principalmente trattate sono ragioneria, revisione aziendale, tecnica industriale e bancaria e infine finanza aziendale. All’interno della seconda prova si trovano invece le materie più attinenti al diritto: commerciale, tributario, del lavoro, processuale e fallimentare. La terza prova è costituita da un caso pratico. L’ultimo step è rappresentato da una prova orale volta ad accertare le conoscenze teoriche e pratiche degli aspiranti commercialisti, inclusa la parte inerente alla deontologia professionale.
Infine, una volta ottenuto il via libera dalle quattro prove, è possibile iscriversi all’albo ed ottenere così l’abilitazione ad esercitare la propria professione. Il procedimento è semplice anche se piuttosto lungo: è necessario presentare la domanda nella segreteria dell’Ordine del comune dove si risiede (o, in alternativa, dove è stato posto il domicilio professionale). A questa si richiede una serie di documenti in allegato e soprattutto il pagamento delle imposte per l’iscrizione vera e propria. È bene chiarire un punto: sia il commercialista che l’esperto contabile richiedono l’iscrizione all’albo, ma in due sezioni differenti perché nel primo caso è richiesta una preparazione più specifica (fornita dalla laurea magistrale).
Annualmente viene redatto il Rapporto annuale sull’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili per avere sempre sotto controllo l’eventuale aumento o diminuzione del numero di iscritti. Per quanto riguarda il 2023, il rapporto indica un calo soprattutto dei praticanti, con un -8,4% su base nazionale. Sono invece 120mila gli iscritti complessivi nell’albo, un numero che si dimostra lineare con quello certificato nel 2022. Il commento a questi dati arriva da Elbano de Nucci, il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, il quale evidenzia come questo sia solo uno specchio del più ampio tema demografico che riguarderà l’immediato futuro, in cui mancheranno braccia e cervelli per un ricambio generazionale che è impossibile da evitare.