Assicurazione auto cointestata: cos’è e come funziona
La legge Bersani consente di assicurare il proprio mezzo con la classe di merito più bassa di un familiare convivente, un’opzione molto gettonata soprattutto per i neopatentati, che così facendo possono provare a dare un bel taglio ai costi dell’ RC obbligatoria.
In questo modo è infatti possibile partire da una delle prime classi piuttosto che dall’ultima, cioè la 14esima. Molti non sanno però, che la legge Bersani può comprendere anche l’assicurazione cointestata del mezzo, una pratica non molto diffusa, ma potenzialmente utile in determinati casi.
Questo particolare contratto assicurativo consente di intestare il mezzo a due guidatori. Anche in questo caso, la polizza stipulata consente di partire dalla classe di merito più bassa, ma ci sono alcuni paletti da rispettare.
Innanzitutto, i due cointestatari devono essere conviventi nella stessa casa, e devono rientrare nello medesimo stato anagrafico di famiglia, per accedere all’agevolazione.
L’assicurazione cointestata sembra quindi un’ottima soluzione per genitori e figli, coniugi o conviventi che hanno la necessità di condividere le spese di mantenimento della vettura e del premio finale.
Questa legge può essere applicata sia per le automobili che per i motoveicoli.
Prima di stipulare un’assicurazione del genere bisogna però fare un’attenta valutazione per capire quando è conveniente, e quando lo è meno.
Al momento del calcolo del premio assicurativo, le compagnie tendono a considerare i dati del neopatentato piuttosto che del guidatore più esperto, quindi il preventivo finale rischia di essere più alto.
Inoltre, se il cointestatario più giovane decidesse di andar via di casa, e quindi di uscire dallo stato di famiglia, perderebbe la classe di merito ereditata dal più anziano.
Ci sono però altri casi in cui assicurare un’auto cointestata risulta decisamente più vantaggioso.
Se ad esempio, il cointestatario più anziano cede o rinuncia alla sua classe di merito, il premio assicurativo finale per il più giovane diventa più economico.
É un’opzione da valutare quando il conducente più anziano non vuole o non può più guidare, ad esempio per questioni di età o salute.
L’unico proprietario del veicolo diventerebbe quindi il più giovane, il quale manterrà la classe di merito più conveniente.
La classe di merito può essere ceduta anche se venisse venduto il veicolo cointestato, ed acquistato uno nuovo. In tal caso il patentato più giovane può conservare la classe di merito più bassa, ma sarà l’unico proprietario della nuova vettura.
Il cointestatario più anziano deve scrivere di suo pugno una dichiarazione in cui dichiara la rinuncia alla sua classe di merito, in favore dell’altro guidatore-proprietario.
Gli scenari che possono far propendere ad una polizza cointestata del mezzo sono quindi vari, da rapportare e considerare al netto della propria condizione personale e familiare.
Anche per questa occasione, la scelta di propendere verso una compagnia diretta può risultare vantaggiosa in termini di costi competitivi e supporto al cliente. Genertel è tra le più accreditate, e può risultare una scelta ideale per la sottoscrizione di un assicurazione auto online cointestata.
Il gruppo assicurativo consente poi ai suoi clienti di plasmare una polizza ad hoc con tante garanzie accessorie interessanti, così da venire incontro alle specifiche necessità e stile di guida, non mancando di termini di supporto pre e post-vendita.